Il fondo Metasalute verso la gestione autonoma dei propri servizi

Il fondo sanitario di categoria dei metalmeccanici desidera gestire direttamente i propri servizi dal 2023

Notizia rilevante per il settore della sanità integrativa: il più grande fondo sanitario italiano  inizia a percorre la strada dell'autogestione. Non subito però: il passaggio all'autogestione si farà tra due anni. Il fondo attualmente eroga le prestazioni di sanità integrativa ai suoi iscritti (oltre 1,8 milioni di individui) per tramite della compagnia Rbm salute (grupo Intesa).

“Tre anni fa è stata una scelta obbligata – commenta Bettini – per far fronte ai volumi che ci siamo trovati a gestire. L’efficienza di una compagnia specializzata ci rassicurava. Oggi ancora di più, da quando Rbm è entrata nell’orbita del Gruppo Intesa Sanpaolo. E siamo soddisfatti della scelta che abbiamo fatto.

Però oggi ci sentiamo pronti ad una nuova sfida: l’erogazione diretta delle prestazioni. Ci diamo due anni di tempo. Infatti abbiamo rinnovato il contratto con Rbm per altri 24 mesi, al termine di quali contiamo di essere pronti ad erogare direttamente le prestazioni. Una grande sfida, che oggi ci sentiamo di affrontare, nell’obiettivo di essere sempre più ritagliati sulla misura delle esigenze dei nostri iscritti”.

Questa notizia è più che rilevante sotto diversi punti di vista:

  • Aspetti tecnici legati alla gestione autonoma/diretta delle prestazioni: gestionali, organizzaizone dei flussi, delle procedure e dei sistemi, rendicontazioni
  • Gestione del rischio
  • Comunicazione
  • Assistenza e vicinanza ai beneficiari
  • Rapporti con i fornitori delle prestazioni (centri sanitari)...
  • L'articolo Metasalute guarda oltre RBM. E punta alla prestazione diretta delle erogazioni proviene da WeWelfare.

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